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C.AI. e A.N.P.I., viaggio sulle tracce del capitano Beltrami

A Sesto Calende, tra le tante vie collegano la statale del sempione con le sue parallele, ve ne è una intitolata a Filippo Maria Beltrami. Quest’anno l’ANPI,  ha scelto di dedicare particolare attenzione a questa figura storica, invitando il figlio Michele a parlare in occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica “Storia e cronaca della Resistenza europea”, ed organizzando assieme al C.A.I. di Sesto Calende un’escursione nelle zone che lo videro protagonista della guerra di liberazione.  L’intervento di Michele Beltrami è stato un momento emozionante, in cui il figlio ha condiviso con noi le sue riflessioni sugli insegnamenti lasciatici in eredità dalla vita del padre.

L’interesse che ancora oggi desta la storia del capitano Beltrami è legato al fatto che siamo di fronte ad una figura peculiare nella storia della Resistenza. Beltrami era infatti una persona già indipendente, benestante e padre di due figli quando decide  che è arrivato il momento nel quale non si può più stare zitti e fare finta di niente.
Prende quindi una decisione difficile: mettere a repentaglio la propria vita e la possibilità di veder crescere i propri figli in nome di qualcosa di più grande, un’ideale che è allo stesso tempo una promessa : libertà e democrazia. E poi benessere dove il fascismo aveva lasciato miseria,  sviluppo e istruzione dove il fascismo aveva imposto arretratezza ed obbedienza. E a questo ideale consapevolmente decide di dedicare, e infine di sacrificare, la propria vita.

Come ricorda il brano che abbiamo letto durante la nostra escursione sul “Sentiero Beltrami”, tuttavia,  questo sacrificio non è solamente suo: la scelta la fanno in due, lui e sua moglie la quale vivrà di riflesso le scelte del capitano e ne pagherà sulla propria pelle le conseguenze. Oneri ed onori. vanno dunque equamente condivisi. Questa scelta di lotta (al nazifascismo) e di amore (per gli ideali) è dunque una scelta di coppia, una scelta su cui uomini e donne costruiranno un futuro migliore perché vissuto alla pari.

Abbiamo scelto di ripercorre anche fisicamente i passi del capitano tra quelle montagne che lo videro lottare e sacrificare la propria vita, le vecchie e le nuove generazioni assieme, per ricordare che oggi più che mai è necessario confermare quella scelta, impedendo a chiunque di riportare noi e le generazioni che verranno a quei tempi bui.

Ugo Mazzoccato e Leonardo Balzarini 20170428_105850

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