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AFFARE (pessimo) FATTO!

OGGI E’ STATA FIRMATA LA CONVENZIONE TRA COMUNE DI SESTO CALENDE ED ESSELUNGA E NE APPROFITTIAMO PER  RACCONTARVI UN INTERESSANTE RETROSCENA.

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I consiglieri di minoranza evidentemente non farneticavano ed abbiamo assistito all’ENNESIMO REGALO AD ESSELUNGA sancito oggi con la firma della convenzione.

Da 3 anni sosteniamo che si l’amministrazione Colombo sta svendendo un patrimonio pubblico (vecchio forno e parcheggi) e il piano triennale delle opere pubbliche, approvato recentemente in consiglio comunale, è la ennesima dimostrazione tangibile.

Per consentire l’ampliamento della superficie di vendita di Esselunga la Regione aveva infatti imposto all’operatore privato di progettare e costruire a proprie spese la fermata ferroviaria di Sesto Calende posta sulla bretella Luino-Gallarate  ma, visto il rischio di non arrivare alla firma della convenzione il Comune si è offerto di farlo al suo posto e troviamo traccia proprio nel piano triennale approvato recentemente.

La Regione, come ha fatto la minoranza in consiglio comunale, aveva infatti richiesto, in cambio dell’aumento della superficie di vendita del supermercato, standard qualitativi. Ma visto il rischio di fare saltare l’accordo con Esselunga in Comune “corre ai ripari” per evitare di  tornate al progetto originario che non avrebbe consentito il progetto NUOVA MARNA.  Ricordiamo infatti che i proventi per la costruzione dell’opera provengono proprio dalla “vendita” del vecchio forno e dei parcheggi pubblici ad Esselunga.

Da qui il colpo di scena e l’ennesimo favore ad Esselunga ed un costo non meglio precisato che ricadrà sulla prossima amministrazione e sui cittadini Sestesi.

Bell’affare Sindaco Colombo, complimenti assessore Buzzi e grazie anche a tutta la maggioranza in Consiglio Comunale complice dell’ennesimo errore di questa amministrazione.

Per chi avesse voglia di approfondire e ripercorrere le tappe di questa vicenda cerchiamo di ripercorrere di seguito i fatti .

Il 9 Aprile 2014 il Consiglio Comunale adotta la variante n° 2 PGT che il 29 Ottobre 2014 viene approvata definitivamente.

Obiettivo della Variante è l’Inserimento della grande struttura di vendita nelle previsioni di piano, ovvero permettere ad Esselunga, e solo ad Esselunga, di ampliare la superficie destinata alla vendita. In quel frangente come minoranza criticammo aspramente la scelta della amministrazione Colombo di  variare le previsioni di piano separatamente dalla variante del PII ex-Avir, considerando questa scelta un bel regalo fatto ad Esselunga. L’amministrazione sostenne che il passaggio da MSV a GSV (aumento della superficie di vendita) incidesse ben poco sui valori dell’immobile e che nell’iter di variante del PII ci sarebbe stato tutto lo spazio per una procedura contrattata al fine di avere eventuali vantaggi per la collettività.

Il 31 LUGLIO 2015 il Consiglio Comunale adotta la variante al PII ex Avir (oggi esselunga) con delibera di n° 35

Come da noi temuto non vengono previsti  standard qualitativi aggiuntivi  per il passaggio da media a grande struttura di vendita e le nostre osservazioni a tal proposito non vengono accolte. Il Comune rinuncia al vecchio forno ristrutturato e rinuncia ai parcheggi gratuiti posti al piano -2 ed al piano terra in cambio dei fondi destinati alla costruzione della Nuova Marna

09 FEBBRAIO 2016  decreto Regionale 778

Se dal punto di vista urbanistico tutti i tasselli sono sistemati manca il passaggio in Regione per la concessione della autorizzazione Commerciale per la Grande Struttura di Vendita e contestuale verifica di assoggettabilità alla Vas (valutazione ambientale strategica).

La Regione impone ad Esselunga prima dell’approvazione dell’autorizzazione Commerciale per GSV di realizzare a sue spese:

“La progettazione di un sistema di percorsi ciclopedonali di collegamento tra l’accesso pedonale della fermata ferroviaria di Sesto Calende e gli accessi principali alla funzione commerciale, distinti tra le utenze pedonali e ciclabili e adeguatamente attrezzati in termini di illuminazione e segnaletica di indirizzamento, che garantiscano la percorrenza più razionale e diretta ed adeguati attraversamenti protetti della viabilità;

La progettazione della fermata ferroviaria per il servizio passeggeri sulla bretella di collegamento esistente tra le linee Milano – Gallarate – Domodossola e Luino – Oleggio, previa validazione del progetto da parte di R.F.I. in accordo con la D.G. Infrastrutture e mobilità di Regione Lombardia.

Le opere necessarie alla realizzazione del predetto servizio passeggeri, poste in capo al Proponente, siano realizzate – previa stipula di apposita Convenzione attuativa con R.F.I. e Regione Lombardia – entro e non oltre 24 mesi dall’avvenuta validazione del progetto.”

16 GIUGNO 2016

Esselunga richiede al Comune e alla Regione la rettifica delle prescrizioni, ovvero chiede di non dover eseguire le opere relative alla fermata ferroviaria, in caso contrario avrebbe rinunciato all’ampliamento della struttura di vendita e di conseguenza sarebbe tornato in vigore il vecchio piano attuativo che prevedeva i parcheggi pubblici e gratuiti e la cessione al Comune del Vecchio Forno ristrutturato.

28 GIUGNO 2016 d.g.c. 133

Colpo di scena. La Giunta si fa carico delle opere imposte dalla Regione ed poste a carico di Esselunga deliberando, “che la progettazione della fermata ferroviaria e le opere necessarie alla sua realizzazione, siano previste a carico del Comune, con i fondi che riterrà più idonei, quali adempimenti da soddisfare all’interno dell’arco temporale di validità dell’atto integrativo dell’Accordo di Programma”.

25 LUGLIO 2016

La Regione prende atto della decisione del Comune e rettifica il decreto modificando l’attuatore delle previsioni relative alla fermata ferroviaria.

22 SETTEMBRE 2016

Viene autorizzata la Grande Struttura di Vendita e il crono programma che impone l’esecuzione della fermata ferroviaria

19 NOVEMBRE 2016

Delibera della Giunta Comunale 228 ed approvazione definitiva della variante al PII ex avir oggi Esselunga.

23 MARZO 2017

Viene approvato il piano triennale delle opere pubbliche che prevede 100.000 euro per l’opera richiesta dalla Regione (ovvero la fermata ferroviaria sulla bretella per Luino).

In consiglio comunale viene dichiarato che per la costruzione dell’opera saranno necessari solo 150.000 euro, il tutto senza neppure un progetto preliminare e senza avere la minima idea delle opere che verranno effettivamente richieste da RFI, ma che sicuramente comprenderanno la banchina ferroviaria, una pensilina di copertura, l’illuminazione e il collegamento con la stazione esistente attraverso scale, rampe accessibili anche diversamente abili.

Si ritiene che il costo dell’opera sia enormemente sottostimato, bel regalo ad esselunga.

 

Michele Pizzini

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