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Ogni maggioranza che governa cerca di strutturare il personale amministrativo a sua immagine e somiglianza questo è stato fatto anche a sesto

Nel palazzo comunale di Sesto Calende è in corso da anni una normale e consueta ristrutturazione del personale amministrativo, per esigenze amministrative e per far funzionare al meglio l’idea di politica che ogni giuta ha in mente

Oggi l’amministrazione si trova nella morsa di una politica sbagliata. Da una parte la necessità di garantire l’elevato numero di servizi ereditati dalle giunte di centro-sinistra, dall’altra parte la scelta di demolire proprio quel tipo di politica al servizio del cittadino “lasciando andar via” dei dipendenti comunali capaci, in ruoli chiave dell’amministrazione. Così oggi si procede in maniera lenta e tardiva alla sostituzione del personale mancante: caso limite quello dei vigili, da tre mesi sotto organico di tre unità.

In prospettiva futura la scelta sembra essere quella di privatizzare sempre di più i servizi affidandosi a gestori esterni o a cooperative per avere personale. Il risultato che si ottiene e un servizio meno qualificato e un sostanziale impoverimento delle capacità del nostro personale sempre meno responsabilizzato, costretto a turni di lavoro improbabili e a sovrapposizioni di mansioni con il continuo spostamento dagli uffici. Questo caos ha nell’immediato provocato un elevato numero di richieste di andar via, (almeno una quindicina di persone hanno fatto la richiesta nell’ultimo anno) e la chiusura al pubblico di quasi tutti gli uffici comunali nella giornata di martedì, costretti dalla mancanza di personale. Unica eccezione è l’anagrafe, obbligata a rimanere aperta.

Noi chiediamo garanzie sul futuro dei nostri servizi e del nostro personale che riteniamo essere capace e preparato, completando le assunzioni negli uffici oggi sottodimensionati. Pensiamo al patrimonio, ai servizi sociali, alle manutenzioni, alle scuole e agli asili tramite bandi di mobilità o assunzioni dirette quando consentite. La nostra è un’altra idea di Sesto, in cui ai servizi è garantito un futuro e si sceglie di investire su di essi.

Ecco la mozione in cui chiediamo questo:

2018-05-16

Ugo Mazzoccato.

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