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CANTIERE MARNA

MOLTI PROBLEMI ANCORA APERTI MOLTE DOMANDE SUL FUTURO

Con i lavori per la sicurezza  del cantiere è iniziata l’opera più costosa e discussa di questi anni, criticata per la sua grandiosità, i costi, attuali e futuri, la sua collocazione sbagliata.

Nel momento in cui diventa urgente ragionare sulla gestione futura, capire le scelte da fare, non ci stanchiamo di ricordare gli errori di un percorso poco partecipato e che ci lascia molti problemi: 

  • per quest’opera si è sacrificato il recupero di un edificio storico (il vecchio forno vetreria, che era più grande della Marna), scegliendo  il consumo di suolo e l’eliminazione di un parco pubblico;
  • si sono svenduti a Esselunga 360 parcheggi pubblici in gestione al Comune (mentre il nuovo progetto, al netto dei posti preesistenti in piazzale Rovelli, ne realizza solo 90 in più);
  • si è rinviato il recupero del Vecchio Forno (in teoria fino al 2030), mentre gli accordi del  2007 ne prevedevano la consegna al Comune entro l’apertura del Supermercato: sei anni fa!;
  • si è tradita la promessa di un concorso di idee, un percorso partecipato perché: “decidessero i Sestesi”.  La proposta iniziale era un progetto irrealizzabile ed è finita nel cestino, bocciata dalla Regione, con spreco di decine di migliaia di  euro;
  • si è poi adottata una soluzione di ripiego, più costosa e sbagliata, con una collocazione del “grande salone”  in mezzo a due strade e due ferrovie: scelta infelice e molto criticata;
  • sono raddoppiati i costi dell’ipotesi iniziale; costi per la collettività: non meno pesanti solo perché “paga la Regione”, usata come un bancomat per ogni nuovo aumento di costo;
  • nessun miglioramento al progetto finale, pur di fronte a tante critiche sul suo ingombro, sull’assenza di copertura verde, sulla mancanza di soluzioni per un utilizzo flessibile e frequente;
  • infine nessuna ipotesi e nessuna idea sulla futura gestione: resta un mistero chi, a che condizioni e con quali costi, gestirà la “nuova Marna”. 

Ricordiamo ancora i problemi di oggi: il Circolo Sestese è stato lasciato senza una sede, a rischio della sua stessa continuità;  la palestra di arrampicata non ha avuto la promessa ricollocazione; le altre associazioni hanno dovuto “arrangiarsi“.

Il CSCK dovrà essere aiutato nella gestione dell’edificio e degli impianti riservati allo sport della canoa, cercando le sinergie utili a sostenere i costi.

Di fronte a tante situazioni della città che chiedono maggior cura, (strade, scuole e parchi pubblici, la pulizia, il decoro) e dopo anni di ritardo e non partecipazionecrea perfino imbarazzo l’idea di una “cerimonia” per l’avvio dei lavori che auspichiamo non creino troppi problemi a Sesto. 

Il nostro impegno sarà seguire senza pregiudizio e con grande attenzione i lavori di un’opera che sarà una risorsa e un costo, un impegno gravoso per il Comune e la collettività.

La nostra richiesta è quella di UN CONFRONTO sulla gestione futura della Nuova Marna, informando sui costi di funzionamento e mantenimento, soprattutto COINVOLGENDO LA CITTÀ.  

Insieme per Sesto

Settembre 2021

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