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SULLA RIGENERAZIONE URBANA

Dall’ultimo Consiglio Comunale

Una sintesi dell’intervento di Roberto Caielli sulla delibera di attuazione della Legge R. 18 /2019 

La legge 18 del 2019 sulla rigenerazione urbana completa la legge 31 del 2014 mirata a limitare il consumo di suolo: la legge 31/2014 imponeva la Carta del consumo di suolo che il Comune di Sesto, dopo 7 anni, non ha ancora adottato.

Altro obiettivo strategico della legge è la tutela del paesaggio, che il legislatore non demanda più solo allo Stato (attraverso le soprintendenze) ma pone in carico di TUTTI gli attori in causa e in particolare dei pianificatori a livello regionale e comunale. Anche il Piano Territoriale Regionale, al quale si dovrà uniformare il nostro PGT, detta criteri di tutela del paesaggio negli interventi di riqualificazione, che devono rispettare i caratteri strutturali del paesaggio interessato  e garantire l’assonanza con le peculiarità morfologiche dei luoghi.

Indicazioni  preziose nella discussione in corso sulla proposta di variante ad hoc del PGT per l’area ex Q8, che prevede una “torre” di 10 piani (12 per la proprietà) già oggetto di molte osservazioni critiche proprio rispetto alle ricadute paesaggistiche,  su cui anche la Provincia e il Parco Ticino hanno sollevato rilievi.

La RIGENERAZIONE urbana, il recupero dell’esistente, sono sempre più il tema dell’urbanistica contemporanea, anche se va ricordato che già la prima legge urbanistica del Regno d’Italia, la legge per Napoli del 1885, fu pensata per RISANARE i quartieri degradati dal punto di igienico di quella città. 

Dopo che negli anni della ricostruzione e del boom le nostre città e i nostri paesi sono molto cambiati per una crescita spesso senza regole, oggi la crisi la crisi del 2008 e la nuova sensibilità ambientale hanno imposto una svolta.

Oggi tutti parlano di STOP AL CONSUMO DI SUOLO, ma per passare dalla enunciazione di uno slogan alla realizzazione pratica servono strumenti puntuali e  scelte concrete. Purtroppo la proposta della Giunta non indica strumenti adeguati e rinvia le scelte alla variante del PGT. Questa delibera manca di elementi essenziali quali una rappresentazione cartografica e una relazione di analisi, citata, ma che non risulta disponibile,  né in forma scritta, né di tabelle; la cornice normativa e strategica è stata affidata ad un intervento orale del consulente legale; infine manca una procedura partecipata, che almeno avrebbe consentito una discussione e una verifica delle scelte.

Quest’ultima mancanza  è stata sottolineata anche dal Sindaco che ha criticato, come altre volte, l’impostazione semplicistica della legge: siamo d’accordo che la procedura partecipata non è prevista dalla legge, ma nulla vietava di metterla in atto: era sufficiente impostare l’approvazione in due tempi, come  venne fatto in passato  con la delibera di inquadramento dei Programmi Integrati di Intervento, che certamente il sindaco Buzzi ricorda avendovi partecipato.

Oltretutto il Comune ha limitato la richiesta di segnalazioni solo ai proprietari e agli ordini professionali, ma non ha attuato quelle azioni partecipative di consultazione preventiva delle comunità richieste dalla legge.

Noi riteniamo che la Giunta abbia eluso il compito assegnato dalla L.R. 18 al Comune, che è la individuazione degli immobili dismessi da più di 5 anni, con criticità varie, individuazione che andava fatta anche a prescindere dalla segnalazione da parte dei proprietari o da chiunque altro.   

La giunta ha deciso di non decidere e di non cogliere l’occasione della legge 18 per occuparsi dei casi concreti di degrado che sono  sotto gli occhi di tutti: Vecchio Forno, Ospedaletto,  Cascine Impellecchio, Case Nuove, Sciuino solo per stare ai casi più evidenti.

E mentre non si fa nulla per queste situazioni, è pronta una eccezione del tutto speciale per l’area Q8, con una variante al PGT  che nel contenuto andrebbe a modificare proprio le norme che tutelano il profilo paesaggistico del centro storico. 

Per queste ragioni abbiamo votato contro, valutando sbagliata questa scelta e insufficienti le promesse genericheper la futura la revisione del PGT  orientate verso il tema del risparmio di suolo. Ci auguriamo di essere smentiti da un sollecito avvio dello studio del PGT e da un reale impegno per coinvolgere la cittadinanza anche oltre i confini del Consiglio Comunale.  

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