Forse qualcosa si muove, ma i tempi sono troppo lunghi

Noi di “Sesto Futura – Alleanza Civica” vogliamo esprimere apprezzamento per l’iniziativa intrapresa dall’Associazione dei Commercianti, Artigiani e Terziario Avanzato di Sesto Calende nell’avere cercato una soluzione per il ritorno di tutte le bancarelle del mercato in centro città.

Il mercato, uno dei cuori pulsanti della vita sociale ed economica della città, merita da sempre attenzione e quindi un’adeguata sistemazione. Prima la collocazione provvisoria e poi l’idea di dividerlo in due parti, proposta dall’Amministrazione, aveva sollevato non poche questioni e preoccupazioni. Ora, grazie all’impegno dell’Associazione dei Commercianti, sembra emergere una prospettiva più inclusiva per riportare tutti gli stalli al centro del nostro amato paese.

Noi in questi anni abbiamo sempre lavorato per tenere alta l’attenzione sulla questione mercato, lavorando attraverso indagini tra le varie categorie interessate e proponendo una road-map, messa anche a disposizione dell’Amministrazione, che tracciava i passi da compiere per riportare il mercato in centro. Lavoro questo mai preso in considerazione nonostante ricalchi, in alcuni punti, quanto fatto proprio dall’Associazione dei Commercianti.

Non possiamo evitare di sottolineare come la gestione del dossier mercato da parte dell’attuale amministrazione, rappresentata dal tandem Colombo-Buzzi, abbia evidenziato lacune e ritardi nella soluzione di una problematica che coinvolge il tessuto sociale ed economico del nostro paese. Un emblema, questa vicenda, di cattiva amministrazione.

Resta ancora aperto il nodo del criterio di assegnazione degli stalli. Auspichiamo che, in questo delicato processo decisionale, si trovi un metodo equo e trasparente che risponda alle esigenze degli ambulanti senza creare ulteriori rallentamenti rispetto al ritorno del mercato in centro.

Continueremo a seguire da vicino gli sviluppi futuri, pronti a sostenere iniziative che contribuiscano al rilancio di uno dei simboli di Sesto Calende, il mercato non deve morire.