Home

La nuova SCUOLA che vorrei

 

renzo piano

Immagine: schizzo della nuova scuola pensata da Renzo Piano.

In questi giorni è in distribuzione il giornale di Insieme per Sesto, SESTOINSIEME. Con oggi Iniziamo la pubblicazione degli articoli anche sul sito e sulla pagina FB.

La NUOVA SCUOLA che vorrei.

Ogni giorno porto a scuola le mie figlie e questo avviene da tredici anni, considerando nido e materne. Le mie figlie hanno fatto le elementari dove ha insegnato mia madre, le materne dove hanno studiato i miei fratelli e le medie dove ho studiato io.

Sono passati circa 40 anni e le scuole sono più o meno le stesse, ma io e i miei coetanei eravamo molto diversi dai ragazzi di oggi e soprattutto la società in cui vivevamo era differente.

Nel mese di settembre con una petizione più di 250 genitori, hanno richiesto all’amministrazione una nuova scuola media, consci che i bisogni delle nuove generazioni risultano mutati rispetto a quando il plesso fu concepito. La risposta è stata negativa in quanto il progetto del Circolo Sestese e della nuova Marna sono l’unica priorità.

Le risorse non mancavano, Sesto infatti è in procinto di incassare 4 milioni di euro da un investitore privato (esselunga) e il governo ha dimostrato nei fatti di poter co-finanziare scuole innovative con 300 milioni di euro. Purtroppo anche in questo caso l’amministrazione non ha partecipato al bando perdendo ogni possibilità di finanziamento.

Ma il cambiamento della scuola, non può prescindere dalla riqualificazione delle strutture scolastiche e degli spazi di apprendimento coerenti con una società che è mutata.

In gioco infatti non c’è semplicemente il miglioramento delle dotazioni informatiche ma una vera e propria rivoluzione culturale che investe soprattutto le strategie e le metodologie didattiche.

Per affrontare questa sfida occorre individuare come prioritaria la riqualificazione delle scuole ed in particolare della scuola media che dovrà garantire spazi adeguati accrescendo l’attrattività e la vivibilità degli ambienti scolastici, favorendo la permanenza dei ragazzi nella scuola anche al di fuori degli orari canonici delle lezioni.

Le nostre scuole sono vetuste e la necessità di intervento è impellente, infatti abbiamo visto che l’amministrazione comunale ha sempre più la necessità di reperire ingenti somme di denaro per la semplice messa in sicurezza degli istituti ed in particolare per le scuole medie ove sono auspicabili innanzitutto interventi di consolidamento delle strutture. Interventi che se da un lato potrebbero aumentare la sicurezza degli spazi, non ne garantirebbero una maggiore attrattività.

Ma quali caratteristiche deve avere la scuola che abbiamo in mente e dove dovrà essere collocata?

La scuola che immaginiamo dovrà garantire standard adeguati in relazione agli approcci innovativi della didattica ed alle nuove tecnologie, si dovranno pertanto creare spazi alternativi per l’apprendimento, ovvero aule di maggiori dimensioni, con arredi e tecnologie per la fruizione individuale e collettiva, aule che permettono la riconfigurazione degli spazi in coerenza con l’attività didattica prescelta e in grado di accogliere attività diversificate, per lo studio individuale, per più classi, o per gruppi. Gli spazi scolastici dovranno poter essere utilizzati per offrire attività diversificate ovvero non solo didattiche ma anche ricreative, sportive, artistiche e sociali anche in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio.

La nuova scuola che immaginiamo dovrà essere infatti aperta e permeabile ed in grado di costituire il fulcro di connessione e aggregazione dei giovani e non solo, per dodici mesi all’anno.

Immaginiamo la nostra nuova scuola integrata al centro sportivo ed alle scuole superiori al fine di mettere facilmente in rete le attrezzature disponibili, immaginiamo la nuova scuola non antagonista al progetto della nuova marna ma integrata ad essa. Pensiamo infatti che una sala polifunzionale sia utile sia alla scuola che alla collettività, di giorno e di sera come oggi succede per le palestre delle scuole. Pensiamo che le nuova Marna sia pertanto da edificare nello stesso luogo in cui verrà costruita la nuova scuola. Pensiamo che tali spazi, così come i laboratori, la biblioteca, un eventuale spazio espositivo e la cucina della scuola debbano essere aperti anche la sera per favorire gli scambi tra le generazioni e solidarietà. Pensiamo infatti che il campus estivo, l’università della terza età, il teatro ed il cineforum non siano antagonisti al progetto della scuola ma debbano essere ad esso integrati.

Questa per noi è la nuova scuola.

michele pizzini

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scorrendo questa pagina o continuando a navigare su questo sito accetti di usare i cookies. Maggiori informazioni

Questo sito web fa uso di cookie per finalità strettamente connesse al funzionamento del sito stesso. Continuando a navigare su questo sito web o cliccando "Accetta", acconsenti ad utilizzare i cookie.

Chiudi