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Chagall e la piazza serrata

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Non è ancora cominciata la mostra su Chagall e Missoni che già si discute sull’opportunità di alcune scelte pubblicitarie. Una mostra così importante poteva rappresentare l’occasione per riqualificare la piazza che la accoglie: visto che la mostra si trova nel palazzo comunale, e se come ci si augura sarà visitata da migliaia di persone non c’era occasione migliore  per mettere mano al riassetto della piazza Mazzini dal punto di vista degli arredi.

Spesso abbiamo sentito i commercianti lamentarsi di essere il parcheggio per la più turistica piazza Garibaldi con la sua pavimentazione e il centro pedonale. L’occasione della mostra di Chagall poteva aprire finalmente le casse comunali a una rivisitazione della piazza del comune. Già ci si aspettava qualcosa di più dalla ristrutturazione del palazzo comunale, quando invece lampioni e aiuole sono rimaste inalterate.
Oggi si sarebbe potuto intervenire sulla parte centrale della piazza creando una piccola isola pedonale, oppure sulle parti più esterne, sicuramente ci avrebbero fatto comodo i parcheggi che il comune ha venduto ad esselunga. A tal proposito ci si chiede quali azioni l’amministrazione abbia pensato per agevolare i residenti in vista delle eventuali difficoltà che potranno esserci (nel caso la mostra avrà successo) per trovare parcheggio.
Tornando alla piazza Mazzini anche senza fare interventi sostanziali, il solo posizionamento di arredi rimovibili avrebbe sicuramente fatto piacere sia ai visitatori che si troveranno un grande scompenso tra le due piazze, sia ai residenti e ai commercianti. Invece di tutto contro, è stato posizionato un Totem proprio davanti all’ingresso della mostra, il quale blocca l’accesso diretto delle auto nella piazza dirottandole verso la rotonda che porta ad Esselunga. Per non parlare dei disagi che ci saranno il giorno del mercato per il posizionamento degli ambulanti.
Noi temiamo che questa sia una proposta di trasformazione della viabilità in centro, avvallata dalla scelta di accogliere una delle richieste di variante del progetto ex-Avir, ovvero la continuazione della pavimentazione dalla piazza Garibaldi appunto lungo il percorso che porta alla rotonda di Esselunga, escludendo dunque piazza Mazzini. Siamo favorevoli all’estensione della pavimentazione ma contrari a qualsiasi modifica della viabilità senza aver prima ascoltato i cittadini e i commercianti.
Ugo Mazzoccato
 

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