#raccontaloaInsiemeperSesto

Il racconto di Cristian Gnodi, insegnante di Sostegno e allenatore Basket School Sesto Calende

Ciao Cristian, come ti sei organizzato con la didattica a distanza, insegnando tu Educazione Fisica? I ragazzi hanno risposto bene?

E’ vero che la mia materia è Ed. Fisica, però devo dire che essendo precario quest’anno sto facendo l’insegnante di sostegno presso le scuole medie. E’ una cosa completamente nuova e quindi noi docenti ci siamo trovati impreparati e abbiamo fatto degli sforzi incredibili per non lasciare da soli i ragazzi. Per i docenti di sostegno è un lavoro ancora più difficile perché gli alunni disabili hanno più difficoltà e hanno bisogno di un supporto per svolgere il lavoro.

La maggior parte dei ragazzi ha risposto alla “nostra” chiamata, però devo dire che ci sono alcuni ragazzi che hanno difficoltà ad accedere, un po’ per mancanza del materiale (pc/tablet oppure connessione internet idonea), un po’ anche perché, sentendo la TV, pensano che quest’anno saranno  tutti promossi!

Oltre a essere professore sei anche allenatore di basket: i ragazzini come si sono organizzati? Fate video chiamate per allenamenti di gruppo da casa?

Nel basket l’allenamento è la cosa che manca di più a tutti. Noi allenatori siamo certi che i nostri ragazzi e bambini si stanno allenando a casa. La maggior parte di loro hanno un canestro e la tanto amata palla a spicchi. Non abbiamo fatto videochiamate di gruppo per allenarci insieme, perché ci risulta difficoltoso. Abbiamo fatto alcune videochiamate per salutare i compagni di squadra e scambiare quattro battute. I ragazzi hanno bisogno di socializzare e hanno bisogno di sfogare la loro “prigionia”.

Il mio pensiero è: non è importante fare allenamenti di gruppo tramite una videochiamata, questi ragazzi hanno solo bisogno di uscire e sfogare le proprie energie. Questi ragazzi hanno bisogno di sfogare la propria rabbia per questo periodo. Li posso capire, “passano” la loro adolescenza e l’infanzia, sarà solo una volta nella vita, si perdono l’estate. Magari avevano in mente una vacanza con gli amici, ecc. Purtroppo questi piccoli sogni sono svaniti.

A settembre se tutto va bene si rientra a scuola: come pensi si potranno gestire le ore di Ed. Fisica in base alle norme di sicurezza?

Se insegnerò Ed. Fisica sarà un bel problema. Dovremo seguire le norme dettate dal Governo. Non sappiamo se la situazione si evolverà in positivo, in fretta, o addirittura in negativo. Secondo me la materia più penalizzata sarà proprio questa, perché gli alunni dovranno cambiarsi negli spogliatoi (non tutte le scuole li hanno a disposizione), mantenere la distanza di sicurezza e poi le lezioni pratiche dovranno essere stravolte. Si farà prima a fare lezioni teoriche (e sappiamo benissimo che i ragazzi non amano questo).

Oltre a essere insegnante e allenatore, sei anche giocatore di basket ad altissimo livello: come avete gestito questi mesi di stop forzato?

Anche qui è cambiato tutto, con la squadra di Varese stavamo disputando il campionato Italiano Basket Sordi e vincendo il primo round a Pesaro, disputando una spettacolare partita e soprattutto una grandissima rimonta.

C’era l’occasione di conquistare il tricolore già a marzo a Gazzada. Era tutto pronto, purtroppo la settimana precedente hanno bloccato tutto e quindi il campionato sarà annullato. Siamo molto dispiaciuti perché la squadra era molto in forma e concentrata. Poi volevamo partecipare ancora all’Eurocup (Coppa dei Campioni dei Sordi) che erano in programma nel mese novembre 2020 in Turchia.

Poi anche la Nazionale ha dovuto stravolgere il “calendario” perché era in programma l’Europeo a Cagliari nel mese di giugno. Era un occasione d’oro per tutti, giocare un Europeo in casa è un grandissimo stimolo; inoltre i primi 5 posti staccano il ticket per disputare le Olimpiadi dei Sordi che si faranno in Brasile a fine 2021. Ora l’Europeo è rimandato al prossimo anno. Sarà un anno di fuoco: Campionato Italiano, Europei di Basket a Cagliari, Eurocup in Turchia e poi Olimpiadi dei Sordi. Sarà molto importante gestire le proprie energie e soprattutto le ferie. Ma ci proveremo!

Io, personalmente, mi sto allenando tutti giorni a casa, anche per passare il tempo e poi per restare in forma!

Avendo tu lavorato nei  Centri Estivi per tanti anni, hai un’idea su come si riuscirà a fare fare attività fisica insicurezza a bambini piccoli di sei anni?

Questo è un argomento delicato per me. I bambini piccoli vogliono solo giocare. Amano stare vicini tra di loro e amano tanto il contatto, si sfogano buttandosi per terra, inventandosi dei loro giochi ecc. Quindi bisogna reinventare tutto e riprogrammare il centro estivo. Non sarà un lavoro facile, ma ci vuole tanta pazienza e tanto ragionamento per non scontentare nessuno. Riassumendo… bisognerà fare uno sforzo enorme!

Non si possono fare proposte civili e concrete se non si da ascolto a chi, in questo perdurante stato di emergenza,  vive dall’interno situazioni di disagio conclamato: siano essi medici, infermieri, insegnanti, operai, imprenditori, commercianti.         

Diamo quindi voce, tramite intervista, al racconto dei cittadini sestesi che vorranno condividere con noi problemi, speranze, possibili soluzioni alle criticità quotidiane.

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